Il galateo dell’aria condizionata: cosa fare in ufficio

Il galateo dell’aria condizionata: cosa fare in ufficio

Condividere l’ufficio con colleghi che preferiscono un microclima diverso dal nostro può essere complicato, ma non impossibile. C’è chi vuole un riscaldamento molto forte, chi invece preferisce utilizzare il meno possibile i propri impianti, chi non riesce a “sopravvivere” senza aria condizionata e chi si lamenta al primo spiffero d’aria. In ufficio spesso ci si confronta (anche animatamente) per diversi fattori legati alla temperatura ma per fortuna esistono semplici regole per accontentare un po tutti; una sorta di “galateo dell’aria condizionata” da rispettare per evitare spiacevoli situazioni.

 

Quando tra colleghi si ha necessità di condividere uno spazio chiuso, come i grandi open space presenti ormai in uffici pubblici e privati, una tra le cause principali di litigio tra dipendenti è la temperatura degli uffici: ogni singola persona infatti reagisce in modo diverso al caldo e al freddo e le diverse sensazioni possono dipendere anche da differenze di genere tra uomo e donna. Da alcune stime proposte dal quotidiano The Guardian emerge che circa l’80% dei lavoratori sia insoddisfatto della temperatura nel proprio ufficio e che ogni giorno si perdono dai 6 agli 8 minuti per venire incontro alle diverse esigenze. Tuttavia l’insoddisfazione di un microclima sfavorevole non è da considerarsi solo un fastidio, sentire troppo caldo o troppo freddo in ufficio infatti può diventare anche un ostacolo per la produttività lavorativa, rendendo molto faticose anche semplici operazioni.

Molte tra Università ed istituti di ricerca hanno cercato di stabilire quale sia la “temperatura ideale in ufficio” analizzando il rapporto che c’è tra il clima ed il proprio metabolismo. Per la Cornell University (Stati Uniti) la temperatura ideale è di 25 gradi, mentre per la Helsinki University la temperatura dovrebbe fermarsi con precisione ai 21,5 gradi, il  Ciob – Chartered Institute of buildings, raccomanda invece una temperatura di 20 gradi mentre nella sala riunioni del colosso informatico Facebook la temperatura è stata fissata addirittura a 15 gradi; un drastico tentativo per stimolare la produttività dei propri dipendenti o una scelta ben precisa per evitare che questi perdano troppo tempo all’interno della sala? Sarebbe interessante approfondire il motivo.

Come si è ben capito il tema della “temperatura ideale” in ufficio è ancora molto controverso, per questo motivo lo staff di Ferretti – Specialisti in Clima, Energia e Ambiente propone un vademecum sul corretto utilizzo dei propri impianti.

 

Il galateo della temperatura: come organizzarsi nel proprio ufficio.

Per evitare spiacevoli situazioni in ambienti di lavoro è molto importante conoscere (e rispettare) alcune semplici regole.

Primo consiglio – Tra le regole principali per un corretto utilizzo dei propri impianti in ufficio (ma anche in casa) c’è la corretta programmazione della temperatura. La temperatura, per rispettare ogni esigenza, non deve risultare troppo bassa e lo sbalzo termico fra l’ambiente esterno e il luogo rinfrescato non deve essere troppo accentuato. Le temperature ottimali, sia nei mesi estivi che nei mesi più freddi, variano dai 20 ai 22 °C, al di sotto di questa soglia minima il freddo può favorire la comparsa di problemi di salute come dolori cervicali, raffreddamenti o conseguenze addirittura più gravi.

Secondo consiglio – Altro punto chiave consiste nel posizionare strategicamente il proprio impianto di climatizzazione grazie all’aiuto di esperti del clima come Ferretti – Specialisti in Clima, Energia e Ambiente. Collocare in modo corretto i sitemi di climatizzazione permette ai dipendenti di non essere direttamente soggetti a correnti d’aria dannose per la salute.

Terzo consiglio – Grazie un adeguata deumidificazione è possibile diminuire la sensazione di calore senza abbassare di molto la temperatura. Tuttavia la riduzione dell’umidità deve essere controllata attentamente: un livello ottimale di umidità relativa deve mantenersi tra il 40% e il 60% e non abbassarsi al di sotto del 35%.

Quarto consiglio – Per una corretta gestione del climatizzatore in ufficio è necessario effettuare periodicamente una manutenzione ordinaria, pulendo i filtri, cambiando l’aria e svolgendo controlli periodici sulla sicurezza elettrica. La pulizia dei filtri serve ad evitare la proliferazione di microorganismi spesso dannosi per la salute e responsabili di varie patologie.

Quinto consiglio – Il freddo è amico del virus. Temperature troppo basse sono responsabili di una maggiore sensibilità del nostro corpo. Con temperature fredde il nostro scudo immunitario contro microorganismi esterni risulta meno attivo ed efficace.

Quello che emerge dal nostro vademecum della climatizzazione è che controllare il microclima in ufficio diventa un’impegno quotidiano. Oltre ai vantaggi che il condizionatore può fornire per il benessere dell’individuo questo strumento deve essere utilizzato seguendo regole ben precise nel rispetto di se stessi e degli altri. Per questo motivo è bene affidarsi a professionisti come Ferretti – Specialisti in Clima, Energia e Ambiente che in base al progetto e alle specifiche richieste del cliente sarà in grado di trovare il giusto compromesso. Per questo motivo ti invitiamo a conoscere meglio i nostri servizi sul nostro sito web e scoprire come ottenere un clima ideale e l’energia più adatta alle tue esigenze.

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