Consumare di più e pagare di meno? Le novità in arrivo.

Consumare di più e pagare di meno? Le novità in arrivo.

La questione, anche se controversa, è molto semplice; ci saranno notevoli vantaggi economici per chi necessita di grandi quantità di energia.

Il nuovo anno porta con sé importanti novità riguardanti il settore della distribuzione energetica. Una proposta del Ministero dello Sviluppo Economico traccia infatti una direzione verso l’utilizzo di energia più pulita, agevolando in questo caso i “big del consumo”.

 

In buona sostanza la delibera dell’Autorità per l’Energia del 21 Dicembre 2017 prevede aumenti del 5,3% per le forniture elettriche e del 5% per il gas; aumenti giustificati (come in anni precedenti) dall’incremento dei prezzi all’ingrosso del gas, per la messa in sicurezza dei canali di distribuzione, per la scarsa produzione di idroelettrico durante l’estate e per la notevole dispersione energetica nelle reti del sud Italia. Nonostante questi rincari è possibile scorgere in questo scenario (apparentemente disastroso per i consumatori) un notevole vantaggio economico concesso ad attività e grandi aziende energivore che vedranno ridotti i loro costi d’acquisto.

Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico — approvato il 21 dicembre con parere positivo delle commissioni industria di Camera e Senato — ha deciso di fare “lo sconto” alle imprese energivore, ovvero quelle aziende che necessitano di grandi quantità di energia  per le attività di produzione o per lo svolgimento dei propri servizi. Secondo il Ministero dello Sviluppo questa operazione servirà a rendere ancora più competitive le aziende che puntano ad un energia più pulita e controllata, sfavorendo l’utilizzo di combustibili fossili a favore di energia elettrica e rinnovabile. Il provvedimento, risultato di un lungo processo di lavoro e confronto con la Commissione Europea, consente di ridurre notevolmente il prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese più esposte alla concorrenza, allineando così i costi delle imprese italiane ai livelli dei loro competitors esteri. Saranno oltre 3000 le imprese che potranno accedere ai nuovi benefici, una parte fondamentale della manifattura italiana, dal settore alimentare alla filiera di produzione dei materiali di base. La principale motivazione che spinge queste agevolazioni è il passaggio inevitabile attraverso l’innovazione tecnologica e una maggiore sostenibilità ambientale; il beneficio sarà calcolato infatti utilizzando parametri di consumo basati su standard di efficienza energetica, stimolando le imprese energivore a un ulteriore passo in avanti per adeguarsi a sistemi di produzione energetica più green e meno impattanti.

In cosa consiste l’agevolazione?

Il nuovo sistema prevede la possibilità di ridurre il prelievo dalle bollette elettriche degli oneri connessi al sostegno delle rinnovabili e, più in dettaglio:

  • l’applicazione della “clausola VAL” (sgravio funzione del valore aggiunto di impresa) alle aziende che hanno un costo dell’energia pari almeno al 20% dello stesso VAL (valore aggiunto lordo) , che, dunque, potranno ridurre il proprio contributo alle rinnovabili fino a un valore minimo dello 0,5% del VAL, rendendo il costo sostenuto per il finanziamento a tale voce della bolletta elettrica esclusivamente funzione del proprio risultato aziendale (la spesa sostenuta sarà quindi indipendente dal costo per le rinnovabili). Si evidenzia che la previsione di più classi di intensità elettrica su VAL, ciascuna con una diverso livello di contribuzione, consente di assicurare maggiore equilibrio e gradualità nel riconoscimento del vantaggio alle imprese beneficiarie della misura;

 

  • per le altre imprese, il mantenimento di classi di agevolazione basate sul rapporto fra il costo dell’energia elettrica e il fatturato, con percentuali riviste per tener conto degli obiettivi di sostegno alla crescita. Inoltre, la proposta consente di migliorare il sostegno ad alcuni settori particolarmente esposti alla concorrenza internazionale, pur con bassa intensità elettrica su fatturato (es. ceramica).

 

Il nuovo decreto tuttavia presenta delle criticità che possono (comprensibilmente) non essere ben accette dai piccoli consumatori domestici. Dal prossimo Gennaio 2019 infatti saranno introdotte nuove tariffe progressive indifferenziate per tutti i consumatori, attuando in riforma un inevitabile aumento di spesa annua per larghe fasce della popolazione fino ad un massimo del +46%. In sostanza «i piccoli» contribuiranno allo sconto dei «grandi». Altre pecche del nuovo provvedimento sono il prolungamento degli incentivi a favore dei sistemi di produzione energetica alimentati da rifiuti non biodegradabili (riconosciuti come obsoleti e dannosi a livello europeo) e dei “certificati bianchi” che saranno sempre finanziati tramite prelievi forzati in bolletta.

Il nuovo provvedimento, nonostante le legittime riserve da parte dei consumatori,  permette ad aziende energivore di risparmiare notevolmente in bolletta.

 

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